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Consegnate le Targhe Oro ASI alle Flaminia Presidenziali del Quirinale

CON LA CERIMONIA OSPITATA DALLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA, IL PRESIDENTE DELL’AUTOMOTOCLUB STORICO ITALIANO ALBERTO SCURO HA CONSEGNATO GLI ATTESTATI DELLE ICONICHE LANCIA FLAMINIA DA PARATA, REALIZZATE DALLA PININFARINA NEL 1961 E BATTEZZATE BELFIORE, BELMONTE, BELVEDERE E BELSITO.

Una giornata memorabile per l’Automotoclub Storico Italiano, per i cultori dell’automobile e per il settore del motorismo storico. Giovedì 30 maggio, in vista delle celebrazioni per la Festa Nazionale del 2 Giugno, il Quirinale ha ospitato la consegna ufficiale dei Certificati di Identità e delle Targhe Oro ASI alle quattro Lancia Flaminia Presidenziali che dal 1961 servono i Capi di Stato italiani, diventando esse stesse un simbolo del Paese. Simbolo di eleganza, di stile e del “saper fare” che da secoli contraddistingue l’Italia in tutto il mondo: dall’arte all’alta moda, dall’artigianato all’architettura, fino ad arrivare al settore motoristico nel quale, sin dalle origini, il Belpaese ha svolto un ruolo di assoluto rilievo.
Alla presenza dei rappresentanti della Segreteria Generale del Quirinale, del Servizio Intendenza, del Reggimento Corazzieri e del Settore Autorimessa e Parco Auto, Alfredo Guarra, Anna Monorchio, il Colonnello Rino Coppola, Massimo Calvani e Luca Pastorelli, il Presidente ASI Alberto Scuro ha consegnato gli attestati accompagnato dalla Vice Presidente Agnese Di Matteo, dai Consiglieri Federali Giuseppe Dell’Aversano e Costanzo Truini e dal Presidente della Commissione Tecnica Auto Vittorio Valbonesi.

“Rivolgo tutta la mia gratitudine – ha commentato il Presidente Scuro – al Capo dello Stato, alla Segreteria Generale e allo staff del Quirinale per aver scelto di onorare la lunga carriera di queste automobili con le Targhe Oro ASI come riconoscimento di un importantissimo patrimonio storico e culturale del nostro Paese. Patrimonio che si ha il dovere di tutelare come memoria dell’evoluzione del sapere. È questa la missione che ASI continuerà a svolgere a favore del motorismo storico, accanto alle Istituzioni, perché esso rappresenta parte del patrimonio materiale dell’Italia.”
“Vedere tutte insieme la Belfiore, la Belmonte, la Belvedere e la Belsito – ha aggiunto Scuro – ci riempie di emozione. Ringrazio la Commissione Tecnica dell’ASI per l’impegno e la competenza messe ogni giorno a disposizione della Federazione e degli appassionati. Ancora oggi, dopo oltre sessant’anni dalla loro costruzione, queste quattro Flaminia risultano in perfetto stato di conservazione e originalità grazie alla cura e alla manutenzione del personale preposto del Quirinale.”

In questa circostanza è stato rimarcato il ruolo del motorismo storico come importante asset identitario per l’Italia, settore che va tutelato e promosso nel migliore dei modi. È una delle eccellenze per le quali il Paese è famoso in tutto il mondo e che attrae tantissimi appassionati stranieri. È un grande volano di cultura, di turismo e di occupazione. In quest’ottica, quindi, continuare a veder sfilare pubblicamente auto straordinarie come le Lancia Flaminia Presidenziali non può che alimentare il nostro orgoglio ed aumentare il valore simbolico dell’intero settore.

La Flaminia Presidenziale è figlia del modello presentato nel 1957 al Salone di Ginevra come ammiraglia di alta classe di casa Lancia. Nel 1961, la Carrozzeria Pinin Farina realizzò la prima versione Presidenziale a passo lungo, denominata “335”, utilizzata per la prima volta dal Presidente Giovanni Gronchi in occasione della visita in Italia della regina Elisabetta II d’Inghilterra. Nei mesi successivi ne vennero realizzati atri tre esemplari, battezzati con gli stessi nomi dei cavalli delle scuderie del Quirinale.

Sono auto che il mondo ci invidia e che hanno tenuto alto l’onore del motorismo italiano in occasione delle visite di Capi di Stato come John Fitzgerald Kennedy e Charles De Gaulle. La Belfiore e la Belvedere sono sempre a disposizione del Quirinale per le parate ufficiali, mentre la Belsito e la Belmonte sono conservate ed esposte al Museo Storico della Motorizzazione Militare di Roma e al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino. Per la prima volta da molti anni a questa parte sono state riunite nella Capitale per i festeggiamenti del prossimo 2 Giugno.
Fonte: Luca Gastaldi

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