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Il Rally del Friuli Venezia Giulia a quota 60 edizioni: Manzano nuova sede dell’evento il 25 e 26 ottobre

Mantenuta la validità per la Coppa Rally di Zona, la gara proseguirà la propria grande storia con nuovi stimoli e tornando a riproporre la sfida per le vetture storiche, nel segno della tradizione. La gara sempre intesa come veicolo di comunicazione del territorio.
(comunicato ufficio Stampa Rally del friuli Venezia Giulia)

Una ventata di novità ma rimanendo concentrati sulla tradizione. Per proseguire a scrivere pagine emozionanti di storia sportiva, come emozionanti lo sono state le precedenti cinquantanove edizioni per Rally del Friuli Venezia Giulia/Alpi Orientali, una delle competizioni su strada più iconiche ed anche longeve in Europa.

Ecco la sostanza del 60° Rally del Friuli Venezia Giulia/29° Rally Alpi Orientali, che la Scuderia Friuli ACU ha spostato in calendario per il 25 e 26 ottobre, data assegnata dalla Federazione al fine di mantenere la validità per la Coppa Rally di Zona 5 (CRZ), una delle ultime gare prima della finale unica nazionale di Messina a metà novembre.

DA CIVIDALE DEL FRIULI A MANZANO

Tanti, gli argomenti proposti dall’edizione che ricorda la gara essere tra le più longeve in ambito continentale, a partire dalla nuova sede, Manzano, la celebre “città della sedia” (in riferimento all’attività produttiva più importante del comprensorio), la cui Amministrazione Comunale ha voluto fortemente la competizione per associarla di nuovo al proprio territorio, che peraltro ricorda un momento storico per i rallies italiani: il “Rally della Sedia”, infatti, fu il primo rally “Ronde” organizzato in Italia (1998), segnando anche in questo caso un’epoca oltre che una rivoluzione nel format delle gare.

Il Comune fornirà le strutture più adeguate e una logistica efficiente per garantire che l’evento si svolga nel migliore dei modi e sia un trampolino di lancio per il futuro. In questo è stato entusiasta l’approccio a questo nuovo progetto da parte del primo cittadino di Manzano, Piero Furlani e del consigliere comunale con delega allo sport Alessio De Sabbata.

Si porterà avanti dunque la tradizione di una competizione che è nel cuore di appassionati, praticanti e addetti ai lavori e per questo, oltre al sostegno del Comune che ha assicurato il massimo appoggio, ci sarà la collaborazione con la Scuderia Red White, altra solida realtà sportiva automobilistica friulana, organizzatore della cronoscalata “Cividale-Castelmonte”. Insieme, sarà sostanziale pure la collaborazione con E4Run, organizzatore dell’altro grande evento motoristico friulano, la “Verzegnis-Sella Chianzutan”. Di particolare importanza sarà anche la collaborazione delle varie Associazioni di volontariato presenti sul territorio, conferma che il “fare rete è determinante unendo risorse e competenze e aumentando visibilità e partecipazione con la forza dell’equazione “rete = sinergia, credibilità e crescita sostenibile”.

Ricco di significato anche il fatto di tornare in un luogo ad alta “trazione” rallistica, visto che è sede di Friulmotor, il team professionale che fa capo alla famiglia De Cecco, con Claudio – pilota di lungo corso e di grande valore – capofila di un team di respiro internazionale e in “formato famiglia”, visto che vi lavorano tutti i figli. Una squadra che certamente darà il proprio contributo alla riuscita dell’evento.

La gara lascia dunque la storica sede di Cividale del Friuli, da cui si è avuta comprensione per la scelta attuata del cambio di sede e di fatto lasciando la porta aperta per il futuro, significando quanto e come il Rally del Friuli Venezia Giulia sia parte integrante del tessuto anche sociale, non solo sportivo, del territorio. Filosofia, questa, che è sempre stata l’incipit del lavoro della Scuderia Friuli ACU.

Il percorso è in fase di ultimazione del disegno, sicuramente andrà a ricalcare la tradizione delle intriganti “piesse” nelle Valli del Natisone e del Torre, la logistica sarà di certo snella e funzionale e la collocazione temporale alla fine di ottobre, oltre che per essere ultimo appuntamento utile nel CRZ, può essere di certo individuata proprio per preparare al meglio la finale unica nazionale in Sicilia da parte di equipaggi di altre regioni, i quali avranno la possibilità di fare training con un percorso di alto livello tecnico.

LE “STORICHE”, APPUNTAMENTO IRRINUNCIABILE

Irrinunciabile l’appuntamento per le auto storiche. La gara, negli anni è stata un pilastro fondamentale del Campionato Europeo ed italiano rally per auto storiche, tanto blasonato quanto apprezzato ed anche se quest’anno ha la sola validità nazionale non titolata, di certo la sfida sarà come al solito ricca di adrenalina, sicuramente partecipata dai cultori delle vetture che hanno fatto la storia delle corse su strada.

L’edizione 2024 della gara “moderna” venne vinta dal ligure Francesco Aragno, con alle note Giancarla Guzzi mentre la parte storica “tricolore” andò nelle mani di Bernardino MArsura e Paolo Lizzi, con una Porsche 911 RS.

Nella foto i vincitori della gara “moderna” Aragno-Guzzi (foto Barazzutti).

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