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Lovisetto e Cracco vincono il 19° Rally Campagnolo

Su BWM M3 della scuderia J Team, il duo ha mantenuto il comando dalla prima all’ultima prova aggiudicandosi con merito il sesto round del CIR Auto Storiche. A completare il podio la Porsche 911 di Musti e Biglieri e la Subaru Legacy di “Pedro”e Baldaccini.

Dopo aver centrato più vittorie negli anni scorsi con le auto moderne, Adriano Lovisetto è riuscito a vincere anche il suo primo rally storico aggiudicandosi assieme a Christian Cracco il 19° Rally Campagnolo su BMW M3 grazie ad una prestazione perfetta, restando al comando dalla prima all’ultima delle dieci prove speciali disputate, firmandone sette. Le restanti tre sono state appannaggio di un combattivo Matteo Musti che, lamentando qualche problema fisico oltre ad uno di natura meccanica alla frizione della sua Porsche 911 RS, ben coadiuvato da Claudio Biglieri ha firmato una seconda posizione di prestigio impreziosita dalla pesante vittoria nel 2° Raggruppamento che va a rafforzare le posizioni nel Tricolore. A completare il podio ci hanno pensato “Pedro” ed Emanuele Baldaccini al rientro nel mondo dei rally storici utilizzando per la prima volta la Subaru Legacy 4WD con la quale hanno ripreso confidenza con i meccanismi di una vettura storica dopo un lungo periodo di gare “moderne” ottenendo un risultato che ha soddisfatto il pilota bresciano.

Proseguendo nella classifica generale, Oreste Pasetto e Carlotta Romano hanno corso una gara attenta e di buona fattura che vale loro il quarto posto assoluto precedendo la Ford Sierra Cosworth di Giorgio Costenaro e Lucia Zambiasi che chiudono buoni quinti. Ottimo riscontro anche per Matteo Luise e Melissa Ferro, sesti assoluti con la Fiat Ritmo 130 TC che li ha perfettamente assecondati permettendo loro di incamerare punti preziosi in ottica tricolore. Decisamente soddisfatti anche Gabriele Rossi e Fabrizio Handel che si riscattano di un inizio di stagione da dimenticare portando la Ford Sierra Cosworth 2 RM al settimo posto assoluto, con cui precedono la Lancia Delta Integrale 16V di un convincente Sandro Costaganna navigato da Matteo Rizzi. Al nono posto hanno chiuso Cristian Gilardoni e Federico Casa autori di una gara maiuscola con la “piccola” Renault 5 GT Turbo con la quale hanno preceduto la Porsche 911 SC di Beniamino Lo Presti e Cristian Stefani, appagati vincitori del 3° Raggruppamento.

Tra le note da sottolineare, va citato lo sfortunato episodio che ha vissuto Riccardo Bianco la cui Porsche 911 SC si è ammutolita tra un controllo orario e lo start della conseguente prova, procurando una penalità pari a 11 minuti primi, fatto che ha vanificato una possibile vittoria di Raggruppamento e un magro bottino in ottica tricolore.

La classifica femminile è stata vinta da Elena Gecchele e Giulia Dai Fiori con la Fiat 124 Spider mentre quella delle scuderie va a premiare il Team Bassano. Luca Valle e Cristiana Bertoglio hanno, infine, primeggiato tra gli iscritti al Michelin Trofeo Storico, mentre Musti e Biglieri sono stati i migliori nel Memory Fornaca.

Avvincente è stata anche la gara delle A112 Abarth dell’omonimo Trofeo che ha sancito la vittoria per Fabrizio Zanelli e Claudio Zanni che l’hanno spuntata sugli esordienti Filippo Nonnato e Matteo Zaramella e a completare il podio sono stati Lorenzo Bergamaschi e Flavio Sella.

LA CRONACA – Lovisetto mette subito le cose in chiaro sin dal prologo del venerdì pomeriggio firmando entrambe le prove, e chiude la giornata seguito da Musti e “Janger”.

Musti reagisce piazzando lo scratch nella prova di apertura del sabato, la “Isola – Gambugliano” ma il pilota della BMW gli risponde svettando a “Selva di Trissino”. Dalla “Monte di Malo” arriva la controreplica del campione italiano in carica e la situazione al primo riordino di giornata vede Lovisetto al comando con 13”2 su Musti e 45”6 nei confronti di “Pedro” che sta prendendo confidenza con la Subaru Legacy. “Janger”, quarto, si mantiene nelle posizioni che contano precedendo Costenaro, quinto con la Ford Sierra Cosworth 4×4, tallonato a 1” da Volpato che conduce nel 3° Raggruppamento con l’Escort RS.

Si attende l’esito della “Santa Caterina”, la prova più lunga e impegnativa per vedere se Musti rimescola le carte, ma è Lovisetto a sottoscrivere un pesante ipoteca sulla gara mettendo un’altra dozzina di secondi di vantaggio su Musti che lamenta, oltre a problemi alla frizione, anche una non perfetta forma fisica. Il prosieguo diventa un monologo per l’alfiere del J Team che piazza altri tre parziali a suo favore e con l’ultima “Santa Caterina” da disputare dorme sonni tranquilli con 43”2 di margine su Musti e1’34 su “Pedro”. Nel frattempo si sono dovuti ritirare, per problemi meccanici, “Janger” su BMW M3, Volpato con la Ford Escort RS e anche il duo “rosa” Meggiarin – Gallotti su Fiat 127 con la quale era al comando nella femminile imitate da Fiorenza Soave e Veronica Ardemagni che avevano ereditato la provvisoria leadership.

Nulla cambia nella seconda “Santa Caterina” se non che Lovisetto non prende rischi e Musti porta a tre gli scratches.

Sul palco posizionato in Piazza Marconi ad Isola Vicentina si chiude la gara festeggiando la vittoria di Lovisetto e Cracco, la prima di una BMW M3 in un rally di Campionato Italiano. Comunque soddisfatti Musti e “Pedro” coi rispettivi copiloti Biglieri e Baldaccini, completano il podio di una riuscita diciannovesima edizione del Rally Campagnolo, la prima sotto la guida dell’Automobile Club Vicenza la cui organizzazione ha avuto consensi positivi da parte degli equipaggi.

Informazioni e documenti di gara al nuovo sito web www.rallycampagnolo.it

Ufficio stampa Rally Campagnolo

Andrea Zanovello

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