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Moto. Il Sardegna Legend Rally di Massimo Mocci

“Un’altra edizione…un altro successo!”. Così recita la prima parte del post pubblicato nella pagina social di Bike Village, organizzatori del Sardegna Legend Rally, e così è stato.
Nella settimana di eventi mondiali che ha interessato la Sardegna (il Campionato del Mondo Rally tra Olbia e Alghero e il Campionato del Mondo Supermoto a Tramatza), dal 2 al 4 giugno, tra Gavoi e Cardedu, è andata in scena la diciottesima edizione di Sardegna Legend Rally, definito il Rally più amato dagli…amatori. Nel 2006 la prima edizione, 600 chilometri di fuoristrada, su percorsi ogni anno inediti e studiati per dare modo ai partecipanti di “esplorare” differenti aree di interesse culturale e paesaggistico della Sardegna. Il percorso non è segnato o segnalato, ed i concorrenti devono trovare
la strada giusta attraverso l’utilizzo del road book. Come nei Rally. Il Sardegna Legend Rally è un evento di navigazione pura in fuoristrada, l’unica grande scuola propedeutica alla partecipazione ad un “vero” Rally. Il percorso e i road book sono elaborati dagli stessi responsabili del percorso del Sardegna Rally Race. Come hanno spiegato gli organizzatori attraverso le pagine del loro sito https://www.bikevillage.it/.

Anche l’edizione 2022 del Sardegna Legend Rally è stata molto apprezzata dai partecipanti, tra questi, il cagliaritano Massimo Mocci in sella alla sua Husqvarna. Mocci, in attività da circa 35 anni nelle specialità Enduro e Rally sia nell’Isola che nella penisola, ha partecipato a due Campionati Italiani Motorally, a diversi Rally di Sardegna e dell’Umbria e a ben due Rally dei Faraoni in Egitto (2008 e 2010). Mocci ha definito questa edizione del Sardegna Legend Rally una delle migliori.

Ecco il suo racconto: “Una delle migliori a cui ho partecipato, questa 18ª edizione del LegendRally organizzato da BikeVillage. In questa manifestazione si può partecipare scegliendo tra due opzioni: la prima navigando con un Road Book contenente tutte le note del percorso e la seconda scaricando un file gpx su un navigatore GPS. Personalmente scelgo sempre la prima opzione, sia perché ho più esperienza con la prima strumentazione e sia perché mi diverte di più guidare leggendo le note.
La prima tappa è stata fantastica e anche abbastanza stancante (viste le temperature mai così elevate). Si partiva dall’Hotel Taloro di Gavoi e si arrivava dopo tanti sentieri, mulattiere, pochissimo asfalto di collegamento e tanti cantieri forestali aperti appositamente per la manifestazione, al CalaLuas Resort di Cardedu. Stranissimo ripercorrere la prova speciale di Tonara del mondiale del 2014, dove mi procurai un bruttissimo infortunio, un mix di sensazioni…

La seconda tappa prevedeva il rientro a Gavoi attraverso luoghi (chiaramente in senso opposto) fatti il giorno prima, a luoghi percorsi per la prima volta, compresi una serie di guadi abbastanza profondi in cui mi sarei volentieri buttato dentro con tutta l’attrezzatura, vista la calura.

Un po’ di manutenzione alla moto ed il 4 giugno si ripartiva per l’ultima tappa Gavoi/Gavoi (come di consueto la più corta di ogni edizione del Legend) per permettere alla maggior parte dei partecipanti e degli accompagnatori, di prendere in orario traghetti e aerei per il rientro a casa. Centoventi chilometri intervallati da posti magnifici che solo la nostra isola può offrire, degni di nota le mulattiere belle impegnative e divertenti della zona di Sorgono.
Arrivavo al traguardo soddisfattissimo (dopo la delusione di Edolo al Trofeo Husqvarna) per i tre giorni e mezzo passati in compagnia di tanti amici e altrettanti appassionati di Rally. Mi è sembrato di rivivere le sensazioni che provavo alle varie edizioni dei vecchi Rally di Sardegna a cui partecipavo tanti anni fa. Ora un po’ di riposo (ma non troppo) sperando di riprendere la guida con la strumentazione, magari regalandomi un Rally internazionale per i 60 anni che compirò l’anno prossimo…sarebbe meraviglioso”.
Le fotografie sono state gentilmente concesse da Massimo Mocci.

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