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Un viaggio nel tempo sulle rotaie di Milano

Una giornata all’insegna della storia tramviaria all’ombra della Madonnina, quella vissuta a Milano domenica 3 dicembre, con l’Automotoclub Storico Italiano che ha consegnato la prima certificazione al tram tra i più storici conservati dall’ATM, Azienda Trasporti Milanesi. È la motrice tipo “Reggio Emilia” costruita nel 1928 dalle OMI Reggiane per la STEL (Società Trazione Elettrica Lombarda), che gestiva numerose linee della rete tranviaria interurbana di Milano, a cui successivamente subentrò la ATM. La vettura n. “92” è stata sapientemente sottoposta ad un restauro conservativo e ridipinta nella classica livrea tranviaria a due toni di verde con disegno frontale a scudo.

L’ASI, tramite la sua Commissione Rotabili Ferroviari – presieduta da Gabriele Savi e composta dai commissari Michele Fontani e Alberto Sgarbi – ha rilasciato il Certificato di Identità corredato dall’immancabile “Targa Oro” che contraddistingue i veicoli storici omologati ASI. La cerimonia di consegna è avvenuta presso l’ADI Design Museum di Milano con la presenza di Arianna Censi, Assessore alla Mobilità del Comune di Milano, di Roberto Conte, Direttore Ingegneria e Manutenzione Rotabili ATM Milano, e Alberto Scuro (Presidente ASI). Per l’occasione è stato organizzato anche un piacevole tour a bordo di due tram storici, anch’essi conservati dall’ATM Milano: le motrici “609” del 1924 (ricostruita nel 1984) e “1723” del 1929 che, partite dal capolinea di via Cantù, percorrendo le strade della città hanno raggiunto la fermata “Monumentale” adiacente all’ADI Design Museum.

Le vetture della serie 85/92 realizzate dalla STEL, come quella appena certificata da ASI, sono elettromotrici progettate per l’utilizzo sulle tranvie interurbane milanesi. Vennero costruite nel 1928 dalle Officine Meccaniche Reggiane ed ebbero quindi il soprannome di “Reggio Emilia”. Avevano cassa in legno, identica a quella delle motrici “Desio”, ed equipaggiamento bitensione, per poter operare sotto i 1200 Volt delle tranvie dell’Adda e i 600 Volt del resto della rete. Le unità bitensioni, che all’epoca della costruzione risultavano le motrici più potenti in Italia, furono in servizio sulle linee Milano-Vimercate e Milano-Vaprio. 

Nel 1968, con l’attivazione della “linea celere” Milano-Gorgonzola, servita esclusivamente dai treni delle serie 500 e 800, furono concentrate sulla linea di Vimercate. Quattro anni dopo, con l’assegnazione dei “bloccati” alla linea di Vimercate, le “Reggio Emilia” passarono alle linee della Brianza (Milano-Carate e Milano-Limbiate). 
Negli anni ’80, la gran parte di esse risultava ancora in servizio e un certo numero di esemplari venne revisionato e ricolorato in livrea arancio ministeriale con fascia nera sotto la finestratura; l’intero gruppo fu dotato di pantografo in sostituzione del trolley originario. 
All’inizio degli anni 2000, qualche unità effettuava il traino dei treni più pesanti sulla tratta Milano-Limbiate, fino alla soppressione dell’ultima corsa mattutina diretta in via Vincenzo da Seregno a Milano nell’estate 2010. Nel giugno 2017, l’unità “92” assegnata al deposito di Varedo, dotata di sagome d’ingombro, è utilizzata dal personale ATM per effettuare rilievi tecnici sulla tranvia Milano-Limbiate, finalizzate all’acquisto di nuove vetture tranviarie bidirezionali. Al termine di tale impiego la vettura è stata sottoposta a un intervento di restauro conservativo. Nello stesso anno viene inviata a Gorgonzola per un evento rievocativo dedicato alla tranvia Milano-Vaprio.

Attualmente, la “92” risulta essere l’unica unità storica interurbana conservata in ordine di marcia fra il vasto patrimonio tranviario di proprietà ATM. Al fine di preservarne la sua integrità, alla cessazione dell’operatività interna della rimessa di Varedo è stata trasferita nel dicembre 2022 al deposito Messina.
Fonte: Luca Gastaldi Ufficio stampa ASI Automotoclub Storico Italiano

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