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A Giorgio Croce la Stella d’oro CONI al merito sportivo

Grande appassionato di sport e da anni riferimento per l’automobilismo in ambito internazionale, ha ricevuto la massima onoreficenza del CONI.
Una vita spesa per lo sport, nello specifico per il motorsport, con l’organizzazione di eventi che sono un riferimento in Italia ed in Europa e che hanno sempre dato forte sostegno alla comunicazione del territorio friulano.
Giorgio Croce, ancora “al timone” del Rally Friuli/Alpi Orientali e della cronoscalata “Verzegnis-Sella Chianzutan”, lunedì 26 giugno scorso è stato insignito dal CONI della “stella d’oro al merito sportivo” il massimo riconoscimento da parte dell’organismo di governo dello sport in Italia, per la sua instancabile attività e passione oltre che per le sue qualità tecniche e dirigenziali, figura rilevante che ha contribuito a scrivere alcune delle pagine più belle dello sport nazionale ed europeo. La cerimonia si è svolta nella sala eventi dell’Agriturismo Fossa Mala di Fiume Veneto (Pordenone).
Croce, già fregiato della Stella d’argento al merito sportivo nel 2013, dal 2003 al 2020 è stato rappresentante per l’Italia alla Commissione delle attività di cronoscalate in seno alla FIA-Federazione Internazionale dell’Automobile, dal 2015 al 2020 è stato coordinatore generale della Coppa d’Europa FIA di Velocità in Montagna e nello stesso periodo osservatore nel Campionato Europeo della Velocità in Montagna. Ha avuto anche per lungo tempo, nella prima parte del nuovo millennio, incarico di presidente della Commissione Aci Sport per la Velocità in salita ed il suo grande lavoro di gestione, il suo forte stimolo, hanno fatto si che la disciplina delle cronoscalate sia diventata la più praticata nel motorsport nazionale.
Giorgio Croce: “Una grande soddisfazione per un riconoscimento che non mi aspettavo ed ancor più grande in quanto arrivato senza spinte o raccomandazioni. Guardando indietro molte sono state le cose fatte in questo mondo bellissimo dell’automobilismo, molte soddisfazioni ma anche alcune delusioni che mi hanno reso più impegnato. Posso solo ringraziare chi nella Federazione ha creduto in me e che mi ha dato la possibilità di valorizzarmi. Spero he questa non sia la fine di una carriera, dentro di me esiste ancora una grande passione, spero di poterla ancora esternare con i fatti. Ringrazio tutte le persone che ho incontrato sulla mia lunga strada, anche quelle che non mi hanno voluto bene! Grazie a tutti, evviva lo sport!”.
Fonte: ufficio stampa Alessandro Bugelli

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