Matteo Scalet si prepara ad affrontare per la prima volta la gara di casa.
Hai voglia a distrarti con lavoro, famiglia, amici. Fra tre settimane (20/21 giugno) arriverà il momento del Rallye San Martino 2025 e per Matteo Scalet sarà il debutto nella gara di casa, un’emozione già adesso incidibile e speciale. Figurarsi quando tutto diventerà autentico tra ricognizioni, shake down e prove speciali. Ovviamente in molti ci sono passati prima ma adesso tocca a lui, che fino all’anno scorso collaborava negli allestimenti come la maggior parte dei giovani di San Martino. “Qui tutti sono innamorati del Rallye – sottolinea Matteo – perché fa parte ormai della nostra storia, ci unisce e ci esalta. E’ una splendida cartolina di cui siamo orgogliosi, un grande evento sportivo con un’importante ricaduta turistica”. Lo dice a ragion veduta dato che la sua famiglia gestisce Malga Ces, 2 km dal centro del paese salendo verso Prà delle Nasse, dove spesso la corsa si è data appuntamenti di vigilia con cene di gala riservate agli equipaggi. “Seguendolo fin da bambino mi è montata la passione e due anni fa ho coronato un sogno debuttando al Rally del Trentino su Renault Clio Rally5 navigato da Melania D’Agostino”. Finora assieme hanno fatto 6 gare e quest’anno partecipano all’International Rally Cup con la Clio preparata dalla friulana RB Motorsport. “E’ stata la scelta giusta iniziare con una vettura moderna e performante, però propedeutica. Abbiamo scelto l’Irc per mettere il naso fuori regione, imparare contro avversari di tutto rispetto, sfruttare un calendario favorevole per gestire la nostra agenda personale. Melania è alla sua settima stagione, ha già una discreta esperienza di gare e questo mi aiuta”. Scalet-D’Agostino sono stati protagonisti all’Elba e al Taro con due piazzamenti di rilievo, un quarto e un quinto posto di una Classe Rally5 sempre affollata. “Ho moltissimo da imparare, commetto ancora qualche errore banale, però cerco di fare progressi costanti”. Il Rallye San Martino sarà un banco di prova altamente significativo. “Avrò il vantaggio di conoscere le strade, ma un conto è passarci con l’auto normale, un altro disegnare le traiettorie spingendo a tutta per fare il tempo. Sono ancora un apprendista e comunque il nostro obiettivo al San Martino è vivere la corsa senza stress, avremo tante attenzioni addosso ma vogliamo divertirci. Se poi verrà fuori un risultato importante, tanto meglio. Di sicuro voglio godermi ogni attimo di questa meravigliosa avventura”.
Foto: Mario Leonelli Photo Action