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Rallye San Martino di Castrozza: Nodari “moderno”, il “Pinza” si farà attendere

Ancora sotto traccia le decisioni di piloti e team con vista sul 44° Rallye San Martino dovendo prima superare lo scoglio del Salento in onda questo fine settimana a Lecce.
Dopo un mese di pausa riparte il Trofeo Italiano Rally con il terzo appuntamento stagionale fissato in Puglia, 56° Rally del Salento tra questo venerdì e sabato, giusto due settimane prima della tappa dolomitica.
Tocca quindi rimanere alla finestra, aspettare la classifica finale a Lecce che rimescolerà le graduatorie tricolori e poi sarà il turno del 44° Rallye Internazionale San Martino di Castrozza e del suo omologo vintage 14° Historique, pronti a riattizzare la passione per i traversi in alta quota come brace sotto la cenere.
Certo lo scenario 2024 è davvero inedito al momento, dato il forte ricambio dei principali protagonisti rispetto alla scorsa annata, che ha aperto nuovi spazi di gloria per taluni e stimolato altri a entrare e rientrare in partita.
Giuseppe Testa ha vinto in marzo il Rally del Lazio a coefficiente maggiorato, rompendo una specie di sortilegio che lo vedeva sempre piazzato nelle disfide Ciwrc e Cira, mentre Corrado Pinzano si è imposto in aprile al Marca. Così adesso si ritrovano divisi da un punto e mezzo (34,5 a 33) e per loro sarà duello salentino con rivali plurititolati come Luca Rossetti e Luca Pedersoli, veterani ancora famelici come Marco Silva e Claudio De Cecco, outsider di rango come Simone Miele, Paolo Menegatti e Stefano Liburdi.
Ma al Rally del Salento proverà a ritagliarsi un ruolo da protagonista anche Paolo Nodari, da due anni approdato ai “moderni” dopo lunga milizia nei rally storici con due vittorie al San Martino (2020 e 2021).
Il driver vicentino ha già sciolto la riserva: “Sarò al via del 44° San Martino con la Skoda Fabia Rally2 Evo”. Invece il “Pinza” biellese è ancora in dubbio tra vari impegni nella sua agenda. L’auspicio di San Martino Corse per una sfida tra primattori, come brama ciascuno degli organizzatori in campo, deve scontare le incognite di un calendario articolato in otto tappe e con “la classifica finale del Trofeo che verrà redatta sulla base di un numero di risultati pari al numero di gare effettivamente organizzate meno due”, come recita il regolamento di Aci Sport. Ma la splendida cornice delle Pale di San Martino e l’ospitalità del Primiero, il mito della corsa d’antan e la bellezza del tracciato attuale, sono fattori di richiamo irresistibile per quanti amano ancora sentirsi parte di una fervida tradizione rallistica.
Fonte e foto: ufficio stampa

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