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San Martino di Castrozza e la Valle del Primiero, si rinnova la magia di un Rallye carico di suggestioni

Da Cavallari a Travaglia, dall’antico al moderno, un’epopea che continua. 42° Rallye San Martino di Castrozza e 13° Historique Rallye San Martino tra venerdì 9 e sabato 10 settembre sono pronti a stupire con un percorso rinnovato per ricaricare la storia.
Arrivando su da Feltre la voce del navigatore ti avverte: “Alla rotonda prendi la 3ª uscita e rimani sulla SS50”. Inizia la Valle del Primiero e ti si apre un panorama lussureggiante. Senti l’aria diversa, gli odori diversi, muschio e legname. L’occhio indugia sulle villette ordinate, gerani alle finestre; poi alberghi, locande, negozi, il senso di una vacanza tra passeggiate e relax, cibo e Spa. Per chi sale dalla pianura è un autentico e immediato toccasana. Viene in mente l’avvocato Luigi Stochino, principe del foro a Venezia. Si racconta che, appena poteva, smetteva la toga e raggiungeva il suo amico e sodale conte Pietro Bovio, presidente dell’Azienda di Promozione Turistica. Innamorati entrambi della gemma del Primiero, incastonata sulle Pale dolomitiche, s’inventarono un Rallye per esaltare San Martino e il territorio circostante, con un abbraccio maestoso proteso da Valstagna alle Alpi Orientali. Cose dell’altro secolo, anzi, dei primi anni ’60: boom economico, automobilismo di massa, un rallysmo d’antan dal sapore eroico con prove speciali massacranti, notturne, indiavolate. Il primo sigillo di Arnaldo Cavallari nel 1964, su Giulia Alfa Romeo e Sandro Munari alle note, il “drago” poi vincitore di cinque edizioni al volante esaltando il marchio Lancia. Record eguagliato da Renato Travaglia ripartendo dal 1995, quando la nostalgia del tempo che fu seppe scuotere gli epigoni della mitica San Martino Corse e riproporre la sfida con prove speciali su Passo Manghen, Val Malene, Gobbera, Olle, Predazzo e Ziano. Non più chilometri su Veneto e Friuli dove intanto erano cresciuti “tutti i figli di San Martino” (copyright Beppe Donazzan), ma una spirale di passione impennando dal passo Rolle verso la Val di Fiemme, rientrando da Borgo Valsugana, il Passo Brocon, Canal San Bovo, Imer, Mezzano e Fiera di Primiero. Luoghi che ogni anno aspettano la corsa come un appuntamento con l’amata e si struggono alla delizia di derapate e controsterzo. Ora fedele al detto che “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” (copyright Lavoisier), il Rallye 2022 tra venerdì 9 e sabato 10 settembre è pronto a stupire con un percorso rinnovato per ricaricare la storia.
Foto archivio Rallye San Martino
Fonte: ufficio stampa

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