Si è svolto martedì 17 giugno, nelle prime ore del pomeriggio, presso l’Ufficio per la Tutela della Cultura e della Memoria della Difesa, un incontro tra il Presidente della Federazione Motociclistica Italiana, Giovanni Copioli, ed il Capo dell’Ufficio, Generale di Corpo d’Armata dell’Arma dei Carabinieri Andrea Rispoli.
Il Presidente Copioli, sulla scia della recente manifestazione svoltasi a Roma, presso la Città Militare della Cecchignola, che ha visto l’iscrizione al Registro Storico FMI della moto n. 300mila (una Guzzi 350 appartenente all’Esercito Italiano), ha auspicato future e fattive collaborazioni volte alla salvaguardia ed alla correlata valorizzazione del patrimonio storico del Dicastero, in occasione di eventi mirati che possano dare risalto all’evoluzione meccanica dei mezzi italiani a due ruote.
Il Generale di Corpo d’Armata Andrea Rispoli, nel ringraziare per la consueta, costante e solerte professionalità, il Presidente Giovanni Copioli con il quale insiste, da anni, una fitta conoscenza basata su sedimentata reciproca stima, condividendo pienamente le finalità del progetto, ha voluto sottolineare quanto queste cooperazioni fra realtà fino a ieri ritenute disomogenee possano esprimere non solo un tangibile metronomo della crescita del Paese ma, soprattutto, se contestualizzate in ambito di eventi mirati, una rievocazione storica del rapporto uomo-mezzo, volta ad indicare quanto cultura e tecnologia possano essere un messaggio sinergico da indirizzare verso le giovani generazioni, per tramandare ed arricchire la memoria della Difesa.
Giovanni Copioli, Presidente FMI: “Prosegue senza soluzione di continuità l’impegno della Federazione Motociclistica Italiana per la promozione della cultura motociclistica. Il nostro obiettivo è coinvolgere le istituzioni per condividere con loro programmi e finalità. Ho trovato nel Generale di Corpo d’Armata, Andrea Rispoli, un interlocutore competente, appassionato e per questo motivo lo ringrazio. Attraverso l’organizzazione di eventi ed iniziative congiunte è possibile dare voce a quei valori e a quella storia di cui il nostro motociclismo è espressione. Le due ruote sono sinonimo di progresso tecnologico ma, soprattutto, contribuiscono a raccontare la storia del nostro Paese, che è uno degli scopi primari dell’Ufficio per la Tutela della Cultura e della Memoria della Difesa”.