Ruote nella Storia a Pagazzano coinvolge pubblico e partecipanti

Si chiude con un altro successo la terza edizione di Ruote nella Storia nelle terre bergamasche che, in questa occasione, si è diretta fino al Castello di Pagazzano.
Grande partecipazione da parte di appassionati, avventori e pubblico che ha ammirato lo spettacolo ricreato dalle meravigliose auto d’epoca in questa terra ricca di storia, cultura e arte.
Le auto si sono incontrate sul piazzale dell’Accademia della Guardia di Finanza a Bergamo per poi partire, percorrendo le strade del bergamasco e attraversando i Comuni di Ponte San Pietro, Sotto il Monte, Crespi d’Adda, Fara Gera d’Adda, Treviglio, fino alla volta Pagazzano ai piedi dello storico Castello Visconteo. 
Fondamentale il supporto nella macchina organizzativa fornito dall’Automobile Club di Bergamo presieduto da Valerio Bettoni e diretto da Giuseppe Pianura.

-“Giornata ricca di soddisfazioni – ha voluto sottolineare Giuseppe Pianura, Direttore di AC Bergamo – abbiamo avuto l’onore, tra le altre cose, di avere il picchetto da parte del corpo della Guardia di Finanza, con le vetture disposte in tre file per indicare proprio la terza edizione di Ruote nella Storia nel nostro territorio. Una fantastica collaborazione con l’arma che sicuramente rappresenta anche un ottimo biglietto da visita portato da ACI Sport”. –

Grande collaborazione da parte del corpo della Guardia di Finanza guidato dal Comandante dell’Accademia della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Paolo Kalenda, che ha reso l’evento maggiormente suggestivo e affascinante offrendo, oltre al prezioso supporto alla riuscita della manifestazione, anche alcuni dettagli unici che hanno arricchito la giornata.
– “ Siamo molto soddisfatti della perfetta riuscita dell’evento, che ha visto un’ampia partecipazione di auto d’epoca, e del grande entusiasmo manifestato dai numerosi iscritti per la partenza del 3° raduno della manifestazione Ruote nella Storia dalla Piazza d’Armi della nuova sede dell’Accademia della Guardia di Finanza – ha tenuto a precisare il Comandante Paolo Kalenda – L’Istituto è quotidianamente impegnato per garantire la formazione e l’addestramento degli Allievi Ufficiali del Corpo ma, al tempo stesso, costituisce un luogo impresso nella memoria di ogni bergamasco quale area degli ex Ospedali Riuniti di Bergamo e vuole essere una struttura sempre più integrata con i cittadini della provincia orobica.  La presenza di due auto d’epoca in dotazione al Museo Storico del Corpo ha riscosso molta curiosità e ha conferito ulteriore prestigio alla manifestazione, in quanto si tratta di due vetture dal grande valore storico: una Fiat 1100 degli Anni ‘50 e un’Alfetta 2.0 degli Anni ’70, entrambe impiegate in diversi settori di servizio del Corpo. Siamo lieti di aver potuto contribuire alla promozione del territorio orobico, nell’ambito delle iniziative portate avanti da ACI Storico e dall’Associazione I Borghi più belli d’Italia, con la collaborazione dell’AC di Bergamo”.-

Un evento che si è svolto, come nello spirito dell’autoraduno promosso e realizzato da ACI Storico in sinergia con l’Automobile Club d’Italia, tra passione e valorizzazione del motorismo d’epoca e promozione delle meraviglie del territorio nazionale. I partecipanti alla manifestazione hanno potuto visitare a Pagazzano il castello e il Museo M.A.G.O., tra le sculture della mostra Dopo Manzù. Dialogo tra sei scultori e un maestro, ideata dallo scultore Ugo Riva e dal pittore Sergio Battarola. Oltre a capolavori del Manzù, in mostra gessi di Giuseppe Rivadossi, fibroresina di Viveka Assembergs, terrecotte policrome di Ugo Riva, bronzi policromi di Federico Severino, figlio del filosofo, e fusioni in resina di Dario Tironi. 

Una partecipazione ricchissima che ha visto vetture provenienti da ogni angolo della Lombardia: Milano, Sondrio, Brescia, Lecco e Como. Circa 70 meravigliosi gioielli di design che rappresentano l’importanza del motorismo storico e la sua stretta connessione tra passato, presente e innovazione futura. Tra le vetture partecipanti una Fiat 1100 del 1957, una Bianchina Cabriolet Special del 1960, una Bentley 53 del 1965, una Porsche 911 e una Innocenti Mini del 1973. Poi ancora una Fiat 127 del 1977, una Jaguar XJ 4.2 del 1977 e Ferrari Testa Rossa del 1985 oltre a numerosissimi altri modelli tutti dallo stesso valore e ricchi di storia da raccontare e tramandare. 
L’ottima riuscita di questa 3^ edizione lancia tutti i presupposti per un’edizione 2024 di Ruote nella Storia nel bergamasco. Intanto l’autoraduno di ACI Storico da i suoi prossimi appuntamenti per la stagione 2023, sabato 23 settembre a Montemurolo e domenica 24 settembre con i pluri-appuntamenti a Castello di Meano, Varese, Vogogna – Valle Vigezzo e Riccione – Mondaino.
Fonte: Rosario Giordano | ufficio stampa ACI Storico

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